Progetto educativo Sezione Primavera
PREMESSA
Il Progetto Educativo specifica l'identità storica pedagogica ed educativa della Scuola dell'Infanzia di Ispirazione Cristiana.
E' SCUOLA
Perché l'ordinamento legislativo vigente le riconosce il ruolo di pubblico servizio e in quanto tale adotta le Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività educative della Scuola dell'Infanzia. L'immagine della scuola è quella che si vive e si respira all'interno di essa, immagine di impegno costante, di collaborazione, di crescita, di apertura verso l'esterno, di attenzione sia ai bisogni dei bambini, sia alle richieste dei genitori.
L'accoglienza del bambino a scuola si inserisce come primo valore su cui ci si può confrontare, stimolando a pensare, a guardare con occhi nuovi i compagni e gli adulti.
E' DI ISPIRAZIONE CRISTIANA
Perché ispira il suo Progetto Educativo ai valori del Vangelo.
Collabora con i genitori all'educazione integrale del bambino e vuole essere luogo di autentica crescita umana e cristiana.
Ambiente sereno, gioioso incontro tra coetanei e adulti, momento di scoperta di se e del mondo , occasione di incontro di Dio Padre e amore che genera fiducia, certezza, gioia.
A scuola il bambino prenderà coscienza, che ha bisogno degli altri, ma si accorgerà anche che gli altri hanno bisogno di lui, sviluppando quindi i valori come: fratellanza, pace, non violenza e la predisposizione alla fiducia e all'amicizia.
E' AMBIENTE EDUCATIVO
Qui il bambino trascorrerà la giornata in modo gioioso e giocoso esplorando e sperimentando, acquisendo autonomia e indipendenza nel rispetto dei suoi tempi di crescita.
E' SCUOLA DELL'INFANZIA
Perché è proiezione della famiglia nella funzione educante non si sostituisce ad essa ma ne integra l'agire.
Molta importanza è data all'organizzazione dell'ambiente, curato nei particolari, costruito su misura e adatto a questa fascia d'età, così da offrire al bambino, attraverso piccoli dettagli, un messaggio di calore, d'affetto e di amore.
La nostra scuola è Paritaria e fa parte delle scuole aderenti alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne). La FISM offre un sistema di servizi gestionali e di assistenza pedagogico-didattica a cui le insegnanti si affidano per l'aggiornamento.
FINALITÀ
La sezione primavera è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico, aperto a tutti i bambini e le bambine in età compresa tra i 24 e 36 mesi, che concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione, nel quadro di una politica per la prima infanzia e della garanzia del diritto all'educazione, nel rispetto dell'identità individuale, culturale, religioso.
Ha finalità di:
- formazione e socializzazione dei bambini nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali, sociali
- sviluppo dell'identità personale del bambino sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico
- promuovere il processo educativo dinamico che coinvolga i bambini, genitori, insegnanti
- sviluppo dell'autonomia personale soprattutto nell'alimentazione e nella cura di sé
- favorire una crescita armonica 'e serena
- sostegno alle famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative.
ORGANIZZAZIONE DELLA SEZIONE PRIMAVERA
La Sezione Primavera della Scuola dell'Infanzia Asilo Borgo San Paolo per l’anno scolastico 2018/2019, ospiterà n° 10 bambini.
La Sezione Primavera è considerata come un anno ponte o di continuità tra nido e Scuola dell'Infanzia: vi operano un’ educatrice ed un'operatrice. Il contesto educativo sarà strutturato in modo da creare un'accogliente e motivante ambiente di vita, di relazione e di apprendimento e avrà le seguenti finalità:
- Sostegno dei processi di costruzione dell'identità dei bambini.
- Sviluppo delle autonomie.
- Sviluppo delle capacità di relazionarsi, di partecipare e di collaborare con gli altri bambini nell'ambito del gruppo.
L'organizzazione delle attività didattiche programmate sarà definita dalle educatrici in collaborazione con la coordinatrice della scuola ( obiettivi specifici di apprendimento, obiettivi formativi, organizzazione degli spazi e dei tempi e programmazione educativa e didattica).
Nel corso dell'anno e in momenti programmati ed elaborati dal collegio dei docenti, la sezione primavera, essendo integrata alla scuola dell'infanzia, gode dell'opportunità di condividere con essa attività e vissuti. Questo garantisce così ai bambini e alle loro famiglie un percorso privilegiato di continuità educativa che, da un punto di vista pedagogico, favorisce stabilità e coerenza al percorso formativo del bambino.
Essendo la scuola di ispirazione cristiana i bambini, vengono accompagnati , con gradualità e semplici gesti, a scoprire la figura di Gesù e a vivere i momenti più significativi dell'anno liturgico.
Il progetto educativo, infatti, si basa su attività che sono finalizzate allo sviluppo armonico del bambino.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DI APPRENDIMENTO
- Valorizzazione del gioco. Il gioco, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti, di desideri e di funzioni.
- Esplorazione e ricerca. Le esperienze promosse in aula dovranno inserire l' originaria curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e di ricerca, nel quale si attivino confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione.
- Vita di relazione. Il ricorso a varie modalità di relazione (nella coppia, nel piccolo gruppo, nel gruppo più allargato, con o senza l'intervento dell'insegnante) favorisce gli scambi e rende possibile un' interazione che facilita la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attività complesse. Un clima sociale positivo è favorito anche dalla qualità delle relazioni tra adulti e tra adulti e bambini. Sémpre in quest'ottica si favoriscono, nella seconda parte dell'anno, esperienze di continuità con i bambini della scuola dell'infanzia in vista del passaggio alla nuova realtà scolastica.
- Stimolo alle prime parole. L'acquisizione del linguaggio da parte del bambino avviene Lungo un percorso che segue il suo sviluppo mentale. Nel periodo tra 24 e 36 mesi, il bambino è nella fase d'avvio dell'acquisizione delle parole. Qui risulta indispensabile la narrazione di brevi storie personalizzate anche da oggetti di vita quotidiana, dove la pronuncia lenta e scandita dei nomi dei personaggi consentirà al bambino una migliore memorizzazione.
- Utilizzo del corpo come strumento di scoperta e di conoscenza. L'educazione alla forma fisica e al corretto funzionamento del proprio corpo è qualcosa che parte fin da piccoli e ci accompagna per il resto della vita influenzando scelte, stili di vita e abitudini. Pertanto i bambini si recano spesso nel salone della scuola o in giardino per dar sfogo alla loro innata voglia di correre, saltare e muoversi liberamente nel gioco libero o in attività programmate dalle educatrici.
CENTRALITÀ DEL BAMBINO
L'idea fondamentale che regge il nostro progetto educativo è l'attribuire un ruolo centrale al bambino nella propria educazione.
Questo significa due cose: riconoscere al bambino un suo status peculiare (e non considerare la sua infanzia come un momento di transizione per l'età adulta) e sapere che l'educazione è un processo dialettico di negoziazione che non va nell'unica direzione adulto-bambino.
In questo processo l'educatore si mette nella disposizione di ricevere egli stesso dall'educando. Questa prospettiva pone il bambino al centro del processo educativo con un ruolo attivo: a lui è data la possibilità di compiere attività di movimento, esplorazione, ricerca, manipolazione, all'interno delle strutture spazio-temporali, dove può elaborare ed organizzare le esperienze motorie, emotive, cognitive e relazionali.
IMPORTANZA DELL'ASPETTO RELAZIONALE
Un aspetto fondamentale dell'educazione è dato dal tipo di relazione che l'adulto instaura con il bambino. L'educatore in primo luogo stabilisce con il bambino una relazione affettiva, base e modello per le altre relazioni. Non esiste relazione educativa senza relazione affettiva: un bambino che possiede maturità affettiva, non è più concentrato sui suoi problemi e può analizzare i parametri del mondo che lo circonda e quindi comincia ad apprendere. Una particolare attenzione della scuola dunque è riservata alle modalità di relazione tra adulti e bambini e tra bambini e bambini, allo sviluppo delle capacità d'osservazione, ma anche alla creazione di un buon gruppo di lavoro tra gli educatori, al coordinamento pedagogico e alla formazione permanente.
EDUCAZIONE ALLA CORPOREITÀ
Il corpo è l'elemento fondamentale attraverso il quale il bambino viene in contatto con il mondo e costituisce la propria identità personale e sociale.
Educare alla corporeità significa partire dal proprio corpo (quello del bambino, ma anche quello dell'educatore) per raggiungere, attraverso un contatto profondo, la consapevolezza del sé e dell'altro.
Le attività che coinvolgono il corpo non contribuiscono solo allo sviluppo psicofisico, ma arricchiscono la dimensione relazionale e il rapporto con l'ambiente.
L'attenzione ad un'educazione che parta dal corpo, dalle cosiddette "esperienze basilari del sé", è fondamentale nella misura in cui l'esperienza del corpo vissuto traduce nel bambino l'espressione di un bisogno fondamentale di movimento, d'investigazione e di espressione che deve essere soddisfatto. Perché, se questa "creatività" si esprime inizialmente a livello di comportamenti motori e affettivi, più tardi essa si tradurrà nell'attitudine ad effettuare sintesi nuove e ad utilizzare sul piano mentale ciò che è stato sperimentato sul piano del vissuto corporeo.
DIDATTICA DELL'ESPERIENZA
La costruzione dell'apprendimento del bambino è sempre esperienza ed elaborazione dell'esperienza. Il bambino deve dunque sperimentare per conoscere e l'esperienza è il canale privilegiato per la trasmissione e l'elaborazione di qualsiasi tipo di contenuto. I diversi campi d'esperienza nei quali si attua il fare e l'agire del bambino richiedono un'organizzazione didattica intesa come predisposizione dí un accogliente e motivante ambiente di vita, di relazioni e di apprendimenti.
Attraverso la scoperta di oggetti, colori, sapori, odori, si crea un apprendimento che fa riferimento all'esplorazione e alla manipolazione e al contatto diretto, per invitare gradualmente alle prime forme di rappresentazione
La nostra impostazione didattica:
- Privilegia il gioco come naturale risorsa di apprendimento e di relazioni perché permette al bambino di liberarsi di tutte le tensioni interne che altrimenti non lo rendono disponibile all'apprendimento cognitivo.
- Favorisce una pratica basata sull'articolazione di attività sia strutturate e "impegnative" sia libere e "distensive", nella convinzione che entrambi i momenti siano ugualmente necessari e funzionali allo sviluppo dei bambini, oggi eccessivamente sottoposti ai ritmi incalzanti del mondo adulto. Vogliamo insomma valorizzare, oltre ai momenti concentrati sul momenti "dell'ozio", intesi come si possono attivare rigenerative "lavoro", sull'attività finalizzata, anche i spazio e tempo vuoti e da riempire a piacimento, in cui tutta una serie di suggestioni: sensoriali, affettive,
- è orientata al fare e alle esperienze dirette di contatto con la natura, te cose, i materiali, le persone, nella consapevolezza che il bambino deve sperimentare e vivere direttamente il mondo per conoscerlo.
- Si basa sulle varie e diverse modalità di relazione (nella coppia, nel piccolo gruppo, nel gruppo allargato, con o senza l'intervento dell'educatore) per favorire gli scambi, rendere possibile un'interazione che faciliti la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attività complesse, perché la sperimentazione di situazioni relazionali diversamente stimolanti arricchisce il bagaglio di risposte possibili del bambino. In questo senso pensiamo che sia fondamentale moltiplicare i momenti di interazione fra bimbi di età diverse, cosa che consente ulteriori possibilità di scambio.
- Si avvale di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di sostenere e guidare lo sviluppo del bambino. Le attività volte ad attivare l'assimilazione ed elaborazione delle informazioni (memorizzare, rappresentare, comprendere relazioni spaziali e causali), così come la manipolazione, l'esplorazione e la capacità di ordinare saranno svolte attraverso procedure ludiche. I laboratori tematici e progressivi, tali da rendere possibile una molteplicità e varietà di apporti, consentiranno al bambino di partecipare il più liberamente possibile.
- Fa uso di una progettazione strutturata, ma sufficientemente flessibile da potersi modulare sulle esigenze del bambino, valutate attraverso l'osservazione sistematica (schede di osservazione) dei ritmi e degli stili di sviluppo del bambino da parte dell'educatore. Il momento di verifica, che si effettuerà su tutti gli ambiti e gli aspetti della vita nella scuota, sarà agevolato dal materiale di documentazione raccolto costantemente.
- Prevede un'organizzazione del tempo scolastico in grado di recuperare il quotidiano e imparare a vederlo in modo da attribuire valore e senso ad ogni singola attività, nella convinzione che un tempo ben strutturato su quelli che sono i ritmi personali dei bambini, sviluppi positivamente l'organizzazione del loro pensiero.
- Utilizza una divisione modulare degli spazi e dei tempi interni, attrezzando con arredi e materiali centri di interesse, che possano essere percorsi dai bambini a seconda del tipo di attività programmata, o delle loro esigenze durante quella libera.
- Iniziare a dare significato e ordine alle conoscenze acquisite: esplorare, osservare, mettere in relazione, confrontare, ragionare, riflettere, raccontare, Rappresentare, progettare, discutere su esperienze reali e fantastiche.
- Mettersi in contatto con i propri bisogni e poterli esprimere.
- Prendere coscienza e consapevolezza del proprio corpo, usare il corpo per conoscere comunicare, esprimersi e relazionarsi.
- Imparare ad affrontare le conflittualità.
- Collaborare e cooperare perseguendo un obiettivo comune.
STRUMENTI DI VERIFICA DEGLI ESITI FORMATIVI
Le modalità di verifica degli esiti formativi si baseranno principalmente:
- sull'osservazione del lavoro dei bambini, schede di valutazione e lettura del gruppo e del singolo;
- sulla raccolta ed analisi di elaborati prodotti dai bambini;
- sul ritorno dato dai colloqui individuali con le famiglie, finalizzati allo scambio di informazioni ed alla cooperazione educativa.
Gli educatori terranno in gruppo incontri di programmazione e verifica generale e incontri individuali di verifica con il coordinatore.
Il flusso di programmazione e monitoraggio degli esiti formativi riguarda i bambini, coinvolge le famiglie ed è il seguente:
- programmazione didattica annuale;
- scheda d'osservazione del gruppo sezione iniziale;
- programmazione settimanale delle attività didattiche;
- verifica settimanale delle attività didattiche;
- scheda d'osservazione del gruppo sezione finale;
- verifiche finali competenze del singolo bambino.
PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE
La Sezione Primavera , come la scuola dell'infanzia, persegue gli scopi educativi, a livello umano e cristiano, attraverso la partecipazione attiva degli operatori, dei genitori e delle componenti sociali, religiose e culturali del territorio.
La partecipazione presuppone collaborazione tra educatori e genitori sui problemi dell'esperienza educativa quotidiana.
Attraverso la partecipazione alla vita della Sezione Primavera, l'esperienza educativa individuale del singolo genitore può trasformarsi in esperienza collettiva, producendo:
- Condivisione di esperienze ed iniziative (feste, celebrazioni, attività di vario genere...)
- Condivisione di obiettivi educativi e di strategie di intervento
- Cultura educativa e decisionalità comune su alcuni problemi
DOCUMENTAZIONE DELLE ESPERIENZE EDUCATIVE
Tempi e spazi
- L'area della sezione primavera sarà organizzata in modo che tutti gli spazi possano essere vissuti e sentiti come propri dai bambini.
- La nostra Scuola dell'Infanzia offre ai bambini della sezione primavera una sezione, un ampio salone, un ampio spogliatoio posto nel corridoio centrale, uno spazio per il riposo pomeridiano.
- La sezione Primavera occupa il piano terreno della Scuola dell'Infanzia.
- La sezione è arredata con mobili organizzati in modo tale che i bambini possano liberamente servirsi dei sussidi didattici e dei giochi.
- Il salone polivalente viene utilizzato per il gioco libero, il gioco motorio, il gioco simbolico.
La giornata tipo segue la seguente scansione:
- Ore 8.30 - 9.00 accoglienza, attività non strutturate
- Ore 9.00 - 9.30 spuntino
- Ore 9.35 - 9.50 servizi igienici
- Ore 10.00 - 11.20 attività educative previste dalla programmazione
- Ore 11.20 - 11.45 cura della persona / cambio dei pannolini
- Ore 11.45 - 12.15 pranzo
- Ore 12.15 - 12.30 ricreazione
- Ore 12.30 -12.45 cura della persona
- Ore 13.00 - 15.15 riposo pomeridiano
- Ore 15.00 - 15.30 risveglio e gioco libero
- Ore 15.30 - 16.00 uscita
INIZIATIVE DI CONTINUITÀ DIDATTICA
La presenza nella struttura di una scuola dell'Infanzia consente un confronto verticale (con bambini d'età disomogenea). Ciò permette la conoscenza e la condivisione d'esperienze tra piccoli e grandi e rende ancor di più la scuola un ambiente complesso e articolato di socializzazione, di trasmissione di informazioni, di orientamento. Il lavoro per sezioni aperte, poi rende possibile infatti che i bambini della sezione primavera conoscano e abbiano l'opportunità di avere una relazione con i bambini della scuola dell'Infanzia, affinché il percorso di formazione sia sempre basato sul confronto delle esperienze attraverso la possibilità di ampliare la gamma di conoscenze e di relazioni, secondo le esigenze di crescita del singolo e del gruppo. Saranno pertanto previste esperienze educative, strutturate e cicliche, di interscambio tra i bambini della Scuola dell'infanzia e la Sezione Primavera, progettate in accordo con le insegnanti della scuola dell'infanzia.
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi formativi rappresentano traguardi importanti e significativi per la maturazione del bambino. Attraverso l'azione degli educatori e le attività didattico/educative, questi obiettivi formativi si traducono in competenze. Un bambino competente è in grado di dare risposte adeguate nelle situazioni dando il meglio di sé.
La nostra Scuola dell'Infanzia raccoglie tutti gli elaborati dei bambini in apposite cartelline che vengono poi consegnate alla fine dell'anno scolastico. Le attività che vengono effettuate durante l'anno vengono documentate attraverso le raccolta di fotografie nei diversi momenti della giornata e delle attività
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Essere educatori oggi, comporta un impegno personale e responsabile, nonché l’acquisizione di “specifiche competenze”. L’educatore deve possedere attitudine, dimostrando doti di sensibilità e attaccamento alla professione, conoscenze disciplinari ma anche capacità metodologiche, didattiche e di organizzazione delle risorse. Nel processo di formazione viene richiamata l’attenzione dell’adulto, alle modalità, allo spessore e alla natura del contatto con il bambino, per un intervento integrato che favorisca lo sviluppo armonioso del Sé.
L’educatore, con l’accompagnamento del responsabile educativo verificherà il proprio lavoro, le proprie motivazioni, i risultati ottenuti e i traguardi da raggiungere.
Tutte le insegnanti partecipano ai corsi organizzati dalla FISM.
SPAZI E ORGANIZZAZIONE
Attraverso l'organizzazione dello spazio, che rappresenta uno dei primi elementi con cui il bambino interagisce entrando alla Sezione Primavera, è possibile esplicitare le regole legate alle diverse funzioni degli ambienti e offrire punti di riferimento e di rassicurazione significativi.
Alla Sezione Primavera ogni bambino trova uno spazio personale, in cui è possibile lasciare tracce del proprio passaggio, e luoghi di gruppo, nei quali sperimenta situazioni collettive.
Diventa così possibile integrare la costruzione dí una propria sfera privata e personale con le prime esperienze collettive in cui la condivisione diventa a poco a poco partecipata.
Gli spazi vengono allestiti per rispondere al bisogno di intimità e di sicurezza emotiva presente nei bambini piccoli, ma anche per stimolarli ad esplorare e a conoscere l'ambiente in cui vivono, in modo sempre più intenzionale e personale.
Lo spazio della sezione svolge un'importante funzione territoriale per ogni bambino e per i suoi genitori, diventando presto il luogo al quale fare riferimento e nel quale ritrovare le tracce della propria appartenenza al gruppo.
Nel corso dell'anno, in accordo con le preferenze e le modalità con cui i bambini utilizzano lo spazio, l'organizzazione delle sezioni viene modificata, in coerenza con lo sviluppo delle competenze motorie, delle abitudini di gioco e di relazione osservate nel gruppo.
Gli spazi sono organizzati per consentire l'ottimizzazione dei tempi e delle risorse della sezione. All'ingresso, lo spogliatoio è arredato con armadietti di legno multistrato sui quali sono posti i contrassegni dei bambini (colorati e semplici da riconoscere), che consente ai bambini la completa autonomia nell'utilizzo dei sussidi e dell'attrezzatura didattica, la sala della nanna è dotata di brandine per il riposo pomeridiano.
Il bagno, ampio e luminoso, contiene i porta-bicchieri e porta-asciugamani, contrassegnati come gli armadietti per facilitare l'autonomia, i lavandini e tre piccoli water.
LA SEZIONE
La sezione è l'ambiente nel quale i bambini si muovono, costruiscono, manipolano e trasformano oggetti, nello stesso tempo è un luogo in cui provano una gamma infinita di sentimenti ed emozioni.
La giornata è scandita, in modo gioioso, mediante la ripetizione di routine che non devono essere intese come situazioni anonime, monotone e meccaniche, ma che costituiscono la caratteristica della regolarità in modo che si crei per il bambino un vero e proprio orientamento rispetto ai tempi delta giornata, per dargli sicurezze nell'affrontare le esperienze.
Molta importanza è data all'organizzazione dell'ambiente della sezione stessa, in modo da offrire al bambino motivi e occasioni per attività varie,gioco e lavoro.
Deve essere il luogo in cui il bambino può esprimere se stesso e i propri ritmi di apprendimento senza essere disturbato, bloccato o sollecitato da ritmi frenetici ed imposti dall'adulto, deve essere il luogo dove esercitare, con serenità, la sua progressiva autonomia.
Per quanto detto l'ambiente sarà:
- Proporzionato alle capacità mentali e operative del bambino per consentirgli un'attività autonoma e una partecipazione diretta alla cura dell'ambiente stesso;
- Misurato e ordinato per favorire la concentrazione e l'interesse;
- Sereno e armonioso, perché ciascun bambino possa esprimere le proprie potenzialità, concentrarsi sul proprio lavoro e stabilire relazioni con gli altri;
- Predisposto, con cura nei particolari e organizzato in zone di esplorazione nelle quali il bambino possa orientarsi nelle scelte, infatti un ambiente così strutturato favorisce l'esperienza autonoma di ciascun bambino, rafforza l'autostima per la maturazione dell'identità e la capacità di iniziativa, sollecita comunicazioni e relazioni interpersonali , favorisce la concentrazione individuale e attiva i rapporti di reciproco aiuto contribuendo alla formazione di sentimenti, di amore e rispetto per l'ambiente per te cose e per gli altri;
Grande importanza, dunque, in questa fase di crescita del bambino è l'ambiente, attraverso un ambiente semplice, costruito su misura per lui.
L’ambiente è lo spazio dove il bambino vive gran parte della giornata, lavora, gioca, per questo deve cercare di offrire, più che la comodità la familiarità, ed il suo aspetto complessivo deve suscitare interesse e piacere sia ai bambini che all'educatore.
L'ambiente, infine deve essere finalizzato alle funzioni, alle esigenze dei bambini e alle finalità educative, deve promuovere (o sviluppo e le loro competenze per raggiungere gli obiettivi cognitivi, affettivi e relazionali.
La sezione Primavera è organizzata in angoli che favoriscono gli apprendimenti, l'autonomina, l'esplorazione, il gioco, il senso di familiarità di appartenenza.
- Angolo del gioco all'aperto: dalla sezione si accede, passando dal corridoio d'entrata, ad un cortile esterno arredato per favorire il gioco libero e quello strutturato.
INSERIMENTO GRADUALE
- L’inserimento dei bambini ammessi deve avvenire con gradualità ed in collaborazione con le famiglie, per dare tempo al bambino di adattarsi al nuovo contesto .
- La fase di inserimento, di norma, non è inferiore ai 15 giorni (due settimane) secondo orari forniti dalla direzione e con l’accompagnamento di uno dei genitori con progressiva riduzione della sua permanenza, man mano che il bambino risponde positivamente all’inserimento.
- In caso di inserimento in corso d'anno le rette saranno dovute dal mese di frequenza.
- Il periodo di inserimento, essendo parte del percorso educativo del bambino all'interno della sezione primavera, pur avendo un orario di frequenza limitato, non dà diritto uno sgravio della retta.
MATERIALI
In stretto collegamento con l'organizzazione degli spazi, la scuola predispone l'offerta dei materiali che svolgono un'importante funzione di orientamento, stimolo e supporto al pensiero e alle attività di gioco dei bambini. Gli arredi e gli oggetti della Sezione Primavera segnalano infatti a chi entra le possibilità d'uso degli ambienti, suggerendo modalità di abitazione e di interazione congruenti con le intenzioni educative.
Nella scelta e nella proposta dei materiali la Sezione Primavera considera le loro valenze sensoriali, affettive e simboliche e favorisce la costruzione di regole d'uso che valorizzino la memoria delle esperienze dei bambini, in riferimento alle diverse fasce d'età.
La varietà dei materiali, finalizzata all'offerta di una vasta gamma esplorativa e ludica, non risulta eccessiva o ridondante, perché l'osservazione delle condotte di gioco consente agli educatori di dosare quantità e qualità degli oggetti a disposizione nei diversi spazi.
Tutti i materiali presentano caratteristiche di qualità previste dalle normative sulla sicurezza, per poter essere utilizzati in autonomia dai bambini e sviluppare le loro preferenze individuali. in situazioni guidate, alla presenza degli adulti, vengono proposti materiali naturali e di recupero e oggetti di uso comune che arricchiscono l'esplorazione sensoriale e stimolano attività collettive.
TEMPI
L'organizzazione del tempo quotidiano, connessa all'esigenza di armonizzare i tempi e i ritmi del bambino con quelli dell'istituzione, punta a offrire sequenze ricorrenti, che possono orientare anche i più piccoli.
La scansione della giornata presenta una struttura regolare che consente di trovare punti di riferimento stabili e di situarsi in un contesto temporale riconoscibile e prevedibile. In questa logica risultano molto importanti le routine, sequenze fisse di natura diversa, riferite a momenti organizzativi della giornata (entrata, uscita) oppure a bisogni fisiologici di cura del corpo (pasto, cambio, sonno). Attraverso il ripetersi quotidiano di questi momenti, nei bambini si affina l'esercizio della memoria e, conseguentemente, viene facilitata l'acquisizione di regole temporali significative, perché legate all'esperienza diretta. Nell'organizzare la giornata educativa, la Sezione Primavera mantiene un'attenzione costante ad alternare e mantenere in equilibrio situazioni di piccolo e di grande gruppo e a offrire ai bambini un tempo disteso e una graduale gestione delle transizioni tra le proposte, per evitare un'eccessiva frammentazione e la sovrapposizione di stimoli da rielaborare.
ATTIVITA'
Tutte le attività verranno espresse in forma ludica infatti il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo della personalità. Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad agire, ad operare sulle cose che lo circondano e di inventare te cose che vorrebbe possedere.
Il gioco è il modo più naturale di costruire i propri modelli di conoscenza e comportamento. Le attività che vengono proposte ai bambini, sotto la continua sorveglianza del personale educativo sono:
- Attività grafico-pittoriche (pennarelli, tempere, matite a cera, collage, gessetti....)
- Attività manipolative (pongo, creta, farina, acqua, terra, colla, pasta di pane...)
- Attività linguistico - cognitive (tombola, incastri, puzzle, libri, immagini, fotografie...)
- Attività motoria (palestra, giochi in giardino...)
- Attività simboliche (travestimenti, cucina, drammatizzazione).
La manipolazione è una delle opportunità di conoscenza per i bambini nei confronti del mondo circostante; essa sollecita curiosità e disponibilità alla scoperta, introducendo il bambino alle prime operazioni di concettualizzazione.
Attraverso i giochi del riempire, del travasare, il bambino consolida la capacità di equilibrare e di coordinazione oculo-manuale, sperimentando nozioni come sopra-sotto, pesante-leggero, dentro-fuori. Questo tipo di esperienza aiuta il bambino a rafforzare il proprio livello percettivo, stimolandolo ad esplorare e toccare materiali messi a disposizione: la farina, la crusca, il riso, la pasta, la carta, il cartone, il didò, il cotone e altri materiali.
Attività simboliche.
Durante il secondo anno di vita il bambino comincia ad interessarsi ai giochi di rappresentazione, sviluppa cioè la capacità di pensare, evocare, rappresentare oggetti, persone non presenti; nel gioco simbolico il bambino riproduce le esperienze della propria vita.
Attività linguistiche
Dominare le modalità e gli strumenti per comunicare significa poter entrare in relazione con gli altri migliorando la qualità della propria esperienza di vita sotto il profilo sia cognitivo che sociale. L'uso corretto, consapevole ed intenzionale di gesti e parole porta progressivamente il bambino a partecipare a momenti di dialogo e di comunicazione sempre più soddisfacenti che gli consentono di intervenire con successo all'interno del gruppo e di riconoscersi come vero protagonista della relazione.
La buona stimolazione dell'uso del linguaggio arricchisce la competenza linguistica del bambino stesso, aspetto che l'educatore non deve mai sottovalutare. Anche il piccolo gruppo può favorire una buona comunicazione perché permette al bambino di confrontare con gli altri i propri bisogni, sensazioni, opinioni e di esprimere i propri punti di vista e stati d'animo.
Attività motoria
L'attività motoria è l'insieme di una serie di proposte, che si esprimono attraverso il gioco, il laboratorio, il curricolo. L'attività motoria (in campo educativo) si strutturerà come un insieme di azioni che, basandosi sul dialogo corporeo, mira a favorire l'organizzazione motoria, stimolando nei bambini l'interiorizzazione delle tappe dello sviluppo psicomotorio. In altre parole, l'educazione motoria, oltre a facilitare l'apprendimento di un corretto comportamento motorio, agendo sull'organizzazione globale e segmentaria del piccolo alunno, si articola al fine di permettere al bambino nel gruppo, di approfondire:
- la conoscenza di sè e dell'altro;
- la relazione con i pari e con gli adulti presenti;
- l'espressione e la comunicazione di bisogni e di sentimenti.
Attività musicali
Anche la musica è comunicazione e pertanto l'ascolto e la produzione di canzoni, canti, filastrocche contribuiscono a sviluppare la dimensione percettiva legata alla musica.
A partire dal mese di ottobre verrà effettuato il laboratorio di musica con un insegnante esterno, che avvicinerà i bambini al canto e ad alcuni semplici strumenti musicali.
TORIN0,28/06/2018